Il nome Pellezzano è un classico esempio di prediale latino, cioè di un nome assegnato alla proprietà privata di un patrizio romano, posta in campagna, dove questo nobile e il suo casato avevano probabilmente costruito una villa rustica per organizzare lo sfruttamento del suolo coi propri coloni, che poi erano poco più che servi della gleba. Dopo il '944 troviamo un ''LOCUM PELLEZANU'' nel 1006, un loco Pellezzano nel 1030 e qualche altra citazione in seguito fanno parte di questo comune alcune frazioni:
Pellezzano offre al visitatore piacevoli sorprese. Lungo la strada che da Fratte porta a Capezzano, in via Sabato De Vita, vi è un'antica villa ottocentesca, Villa Wenner, di colore arancio-rosato, circondata da uno splendido parco; essa fu costruita nel 1862 da Federico Alberto Wenner, un industriale svizzero, fondatore insieme ad altri suoi connazionali delle industrie tessili MCM Manifatture Cotoniere Meridionali.
E' un complesso sito nella frazione Capriglia costituito da un edificio a corte e da un grande parco. Residenza signorile adibita, a partire dal XVIII secolo, a "Villa " estiva di proprietari terrieri residenti altrove (Napoli, Salerno ecc), Villa Pastore è certamente la più importante delle residenze di Capriglia. e' ubicata su un costone roccioso al di là di una profonda incisione del terreno dovuta alla presenza di un corso d'acqua. E' organizzata per settori, con la residenza signorile da una parte e quella per la servitù dall'altra. E' munita di un parco che rappresenta per la varietà delle essenze arboree un "unicum" per la Valle dell'Irno. Oggi la villa è residenza della comunità religiosa Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia. Essa può ospitare convegni, congressi, ritiri spirituali e incontri di preghiera per famiglie, gruppi o singoli.
Capezzano
Il toponimo Capezzano compare la prima volta in calce a un atto notarile dell'801 d.C., nella firma di un testimone (Bertari de Capazzana teste). La derivazione etimologica più razionale sarebbe sempre il prediale latino, dove il fundus apparteneva a un gentiluomo romano, Capatius;
Capriglia
Per la frazione di Capriglia problemi etimologici non se ne pongono, derivando sicuramente da caprilia, neutro plurale del latino caprile (stallo o pascolo per capre);
Coperchia
La frazione di Coperchia, volgarmente Cuperchi(a), il cui toponimo ha dato non poche difficoltà. Se si parte dalla dizione popolare, si comprende subito che alla base c'è il termine cupa. Non a caso la parte più alta di Coperchia sorge nella zona detta 'ncopp 'a cupa. Inoltre, se si guarda con attenzione, la frazione Coperchia è racchiusa per la maggior parte in un triangolo che ha grosso modo i vertici in tre cupe, le quali, sono lunghe solo qualche chilometro, sono cioè "piccole cupe" o, volendo usare una popolare espressione diminutiva "cupercole", che hanno dato luogo al nome Coperchia. Si può anche osservare che il centro, dopo essere stato classificato, nelle fonti acquisite, per undici volte come locus, viene definito Contrada nel 1284 e Casale dieci anni dopo: Casale, un'espressione che rimarrà per secoli, per evidenziare anche il legame con Salerno, di cui Coperchia sarà appunto uno dei Casali fino all'ottocento. Il cambiamento della denominazione, da locus a casale, sancisce la crescita demografica, economica e forse civile di Coperchia, ovvero il riconoscimento della sua identità di centro;
Cologna
Quanto alla frazione di Cologna la soluzione etimologica più accreditata è che si tratti di una casa colonica o masseria tardo romana o medievale. A confermare la tesi ci dovrebbe essere una chiesa in zona intitolata a S. Maria de (o ad) Columna (S. Maria della Colonna).
Poco distante dalla villa, in via Filanda, vi sono altre case degli svizzeri, meno imponenti ma molto aggraziate, di colore giallo-ocra, chiamate ancora oggi "Villini Svizzeri", edificati fra il 1840 e il 1847 su progetto dell'architetto Stefano Gasse, al servizio dei re Borboni di Napoli.
Stefano Gasse (morto nel 1840) è il celebre architetto neoclassico che a Napoli realizzò il Palazzo dei Ministeri borbonici (oggi Palazzo San Giacomo sede del Muncipio di Napoli), l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte e il disegno per l'ampliamento della Villa Reale (oggi Villa Comunale di Napoli).
La villa ha ottenuto nel 1984 il vincolo del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali. www.villawenner.it
Olio La struttura collinare, la terra molto argillosa e il clima mite hanno permesso la produzione di un olio di altissima qualità, tanto da essere riconosciuto dalla Comunità Europea. Sciusciello Famoso è il "Sciusciello" un particolare tipo di pane, composto da farina, acqua, sale e lievito, impastato in maniera molto semplice, secondo tradizoni antichissime e cotto in forno a legna. Dall'impasto alla cottura il passo è breve. E dopo, fedeli alla tradizione, tutti a mangiare in strada, così come facevano, tanti anni or sono, i nonni pellezzanesi.
Per maggiori informazioni visitare il sito internet del Sciuciello. Milza Altro piatto tipico è la "milza" che viene cucinata in occasione delle feste patronali in tutte le frazioni del comune.
Lo sciusciello di Pellezzano, in provincia di Salerno, un tempo era il componente principale dell'alimentazione contadina; oggi è un alimento tradizionale a cui sono dedicate anche alcune manifestazioni estive. Si tratta di un gustoso pane di farina di grano integrale, sale, acqua e lievito di birra, impastato in maniera molto semplice, farcito, e cotto in forno a legna.
Lo sciusciello deve il suo nome al "sciuscio" cioè il soffio che i gas producono fuoriuscendo dal foro che si crea sulla superficie gonfia del pane, cavo all'interno e con rilievi disomogenei sull'intera superficie. Di colore bianco-cenere e butterato da maculature scure dovute alla cottura. Lo sciusciello classico viene farcito con strutto di sugna e pepe, ma il ripieno contempla alcune varianti come formaggio filante, carne, salumi, verdure, cioccolata, patate con quant'altro possa deliziare i palati dei più esigenti.
Pellezzano ha una vasta tradizione sportiva che riguarda numerose discipline più o meno seguite in tutto il territorio. Le strutture polivalenti presenti in tutte le frazioni sono un riferimento per atleti e giovani appassionati che provengono da tutta la provincia di Salerno. Non mancano le attività di intrattenimento e ballo per adulti e anziani.
Oltre al calcio e alla pallavolo nelle attrezzate palestre si praticano: pallacanestro, pallamano, calcio a cinque, atletica leggera, danza e discipline orientali.
Le Sagre
Sagra della "Sfiziosella"
Si svolge durante il mese di Luglio presso la frazione di Capriglia
Sagra degli Gnocchetti
Si svolge durante il mese di Agosto presso la frazione di Coperchia
Sagra "Dò Sciusciello"
Si svolge durante il mese di Agosto a Pellezzano capoluogo
Sagra della Paiocca
Si svolge durante il mese di Agosto presso la frazione di Capriglia
Ò SCIUSCELLO DI PELLEZZANO
Matteo Angelo Galdi (Coperchia, 1765 - Napoli, 1821), patriota e scrittore
Federico Alberto Wenner (San Gallo, 1812 - Capezzano, 1882), imprenditore
E. A. Mario [Giovanni Ermete Gaeta],(Napoli 1884 - 1961), paroliere e compositore
Gerardo Pierro (Mercato San Severino, 1935), vescovo cattolico
Ugo Marano (Capriglia, 1943 - Cetara, 2011), pittore, scultore, ceramista